LA LISTA DEI VINI
“da scorrere al tavolo per un felice abbinamento con la cucina”
Fatto di sole di zolle e d’opre umane,
amate il vino ch’è fratel del pane
Questa carta, pensata per accompagnare al meglio la nostra cucina, riporta i vini che saranno ospitati in cantina nel corso dell’annata enologica.
Alcuni di essi, per naturale propensione, potranno essere appena arrivati, quindi non ancora maturi, altri per poca disponibilità, terminare, ahimè prima della prossima stagione: la varietà delle etichette compenserà eventuali mancanze in attesa dei futuri arrivi.
Il proibizionismo imperante che pervade le cronache attuali mette sullo stesso piano chi gusta con piacere, mobilitando tutti i sensi, una buona bottiglia, con quelli che si sfracellano le cellule cerebrali annegando la proprie debolezze con intrugli che nulla hanno a che vedere con le carte dei vini dei ristoranti. Ci sentiamo quindi orgogliosi di essere spacciatori del buon vivere e del bel bere, complici di altrettanto convinti produttori che ogni anno si presentano sul mercato per sostenere il loro e il nostro lavoro.
Un ultimo commento sui prezzi dei vini, ritenendo che alla qualità debba essere dato il giusto riconoscimento, anche se il minor ottimismo di questi tempi rischia di mettere al primo posto il prezzo piuttosto che il valore: per evitare confusione, basterebbe che a pari etichetta fosse praticato, con minime oscillazioni, lo stesso prezzo, a prescindere da dove vengono stappate le bottiglie. Inoltre, a titolo di suggerimento: è più facile che passi inosservato un ricarico eccessivo su prodotti di bassissimo livello.
“…Infelice quel popolo che non ha il vino nella propria cultura!…”
Così ribadiva alla fine del secolo scorso Gianni Brera, burbero giornalista sportivo di professione e umorale gastronomo per passione.
Fa parte del DNA di chi è nato e vissuto in una terra votata al vino farsi prendere da quei profumi e sapori che risvegliano ricordi atavici.
E allora partire per quello che viene definito turismo gastronomico, andando per cantine e percorrere per quanto è possibile la nostra terra alla caccia di antiche sensazioni, per poi ripeterle sfogliando la carta dei vini di quei ristoranti che sono in sintonia.
Sicuramente tutto questo fa cultura e unisce ogni regione d’Italia in una molteplicità di sensazioni in cui più i vini sono buoni, più sono fra loro diversi.
Proprio come le persone.